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Caso Cucchi: il nesso causale non è interrotto dal comportamento negligente successivo di terzi

Con la sentenza n. 18396 depositata il 9 maggio 2022, la Sezione V della Cassazione conferma la responsabilità per omicidio preterintenzionale dei due militari che avevano percosso Stefano Cucchi durante l’arresto e annulla con rinvio, per vizio di motivazione, la sentenza di appello nella parte in cui condanna per falso ideologico in atto pubblico gli altri due operanti che avevano compilato in modo incompleto il verbale di arresto. Nel confermare la condanna per il delitto di cui all’art. 584 c.p. la Suprema Corte esclude che il nesso causale tra le condotte originarie di lesione e la morte possa dirsi interrotto per il comportamento negligente dei sanitari e per il comportamento oppositivo della stessa vittima.


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